Da mamma a mamma

Prima di diventare mamma pensavo che sarebbe stato bellissimo avere un figlio “amante del cibo. No mangione, no ingordo; volevo un figlio perfetto, curioso, che accettasse di buon grado tutto quello che gli avrei fatto assaggiare.

Poi:

1) ho avuto una figlia

2) ho capito che i bambini non sono bambolotti e che, anzi, hanno gusti ben precisi e manifestano chiaramente la loro volontà. (E se non avete figli, fratelli,cugini o comunque, minori intorno, non potete nemmeno immaginare cosa succede forzando un bambino a mangiare qualcosa che non gradisce).

Prima della nascita di mia figlia (Sofia), credevo che avrei fatto il genitore modello solo con le conoscenze acquisite leggendo saggi di pedagogia e, così, ho fatto incetta di articoli sull’educazione e sul rapporto cibo/bambino.

Ovviamente, poi, le cose sono andate molto diversamente e sono arrivata al momento dello svezzamento completamente ignara di cosa sarebbe successo. Essere genitori è il mestiere più difficile del mondo e, comunque, come fai, sbagli.

Ma dagli errori si impara anche molto ed ho maturato la convinzione che i nostri figli ci osservano per copiare le nostre azioni. Ad esempio, sono certa che, se ci vedono mangiare quotidianamente in maniera varia ed equilibrata, non servono tante spiegazioni ed imparano direttamente “sul campo”la bellezza della diversità (alimentare).

Sofia ha due anni e la strada è ancora lunga ma, proprio qualche giorno fa, all’ennesimo rifiuto della frutta (una delle poche cose che proprio non mangia), mi è venuta in mente Carlotta, il massimo esempio, a me conosciuto, di virtuosismo in materia di “bambini curiosi” .

Carlotta é una bambina davvero “speciale nel suo essere normale. É la figlia di due noti critici enogastronomici e, fin da piccola, ha dimostrato proprio quella curiosità per il cibo che io tanto desideravo (e desidero) per mia figlia.

Ha imparato, da piccolissima, a riconoscere il vino dall’odore; a 5/6 anni, l’eta tipica in cui, al ristorante, si ordina la cotoletta, lei ordinava tagliolini al cinghiale (e ve lo giuro io c’ero e giuro che se li è mangiati).

In questi ultimi tempi l’ho persa di vista ma so che è ancora così. E allora, pensando a voi lettori e a me, perché non chiedere qualche consiglio alla sua mamma?

La sua mamma è Petra Carsetti, autrice di La cucina delle Marche in oltre 450 ricette e coautrice della guida Il Mangiarozzo. Coadiutrice di Carlo Cambi, ha inoltre collaborato alla redazione di Le ricette e i vini del Mangiarozzo, 101 osterie e trattorie di Milano dove mangiare almeno una volta nella vita, Le ricette d’oro delle migliori osterie e trattorie italiane del Mangiarozzo e io l’ho intervistata per voi. 

Cosa è successo? Lo scopriremo insieme nella prossima puntata! 😉

 

A cura di Elisa, la mamma del team di Idee con Gusto

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