Frutta secca dietro l’angolo

Quale miglior periodo per parlare di frutta secca… L’autunno si veste dei colori di questo frutto ed in inverno popola le tavole, anche natalizie, a fine serata tra una partita a carte e l’altra.

Tutti più o meno conoscono qualche tipologia di frutta secca, ma noi vogliamo concentrarci su alcune varianti nostrane.

Ecco quindi la carta d’identità di una selezione di frutta secca made in Italy.

MANDORLE DI TORITTO – PRESIDIO SLOW FOOD
Provenienza: Provincia di Bari, in particolare nel Comune di Toritto nel sud barese
Segni particolari: la spiccata pastosità la rende ideale per l’utilizzo in pasticceria; è un Presidio Slow Food (clicca per scoprirne altri)
Curiosità: si riutilizza quasi tutto della pianta e del frutto. Le foglie come mangime, i gusci come carbonella e le ceneri come fertilizzante naturale in quanto ricco di potassio 

PISTACCHIO VERDE DI BRONTE – DOP
Provenienza: Provincia di Catania, in particolare nei Comuni di Bronte, Adrano e Biancavilla
Segni particolari: sapore deciso e colori intensi; ha il marchio di Denominazione di Origine Protetta
Curiosità: la pianta ha bisogno di alternare un anno di produzione ad uno di riposo
NOCCIOLA DEL PIEMONTE – IGP
Provenienza: Provincia di Cuneo, Asti e Alessandria
Segni particolari: seme con sapore delicato e guscio duro; ha il marchio di Identificazione Geografica Protetta
Curiosità: la composizione chimica dell’olio di nocciola è molto simile a quella dell’olio extra vergine di oliva 

 

A cura di Lucrezia Balducci

 

 

 

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