Dalle foglie alle tazze, il relax è assicurato anche con le piante aromatiche “sempre verde” che possiamo coltivare sul balcone: rosmarino e salvia. Per chi va sempre di fretta e ha bisogno di fermarsi, con una tazza calda in mano, a chiacchierare tra amici o a liberare la mente in un attimo di desiderata solitudine. Per chi prende la vita con il giusto peso ed ogni giorno si ritaglia 5 minuti di tempo per sè. Insomma, per chi ha voglia di preparare una tazza di infuso, ecco qualche consiglio usando le erbe aromatiche.
Il metodo dell’infusione è utilizzato tipicamente per fiori, foglie e parti erbacee, permettendo l’estrazione dei principi attivi e degli aromi di piante officinali (o altri alimenti solidi, come le radici o tuberi) con l’immersione in acqua calda. In particolare, è usuale versare l’acqua sulla preparazione, per poi filtrarla, in modo da usare le materie prime fresche o essiccate. Ecco qui qualche consiglio.
ROSMARINO – Il rosmarino è un arbusto appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Originario dell’Europa, Asia e Africa, è considerato una pianta medicinale grazie ad alcune sostanze contenute nelle foglie fresche o essiccate e nell’olio essenziale. Più in particolare, i rametti e le foglie raccolti da maggio a luglio e fatti seccare all’ombra, hanno proprietà aromatiche, stimolanti l’appetito e le funzioni digestive, carminativi, tonici e stimolanti per il sistema nervoso, il fegato e la cistifellea. Il rosmarino è, inoltre, consigliato per infezioni generiche come tosse o asma. L’infuso viene utilizzato per gargarismi, lavaggi e irrigazioni cicatrizzanti; o per cataplasmi antinevralgici e antireumatici. I fiori raccolti da maggio ad agosto, hanno proprietà simili alle foglie; in infuso per uso esterno sono rigeneranti e risananti.
Una idea particolare? Aggiunto all’acqua da bagno serve come corroborante, purificante e per tonificare la pelle.
SALVIA – Anche la salvia è un genere di piante odorose appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae. La specie più nota, largamente usata in cucina, è la Salvia officinalis (la salvia in senso stretto). Contiene molte sostanze come tujone, cineolo, borneolo, linalolo, betaterpineolo e beta-cariofillene che ha proprietà antisettiche. La salvina e la picrosalvina agiscono sull’apparato gastro-intestinale. L’acido carnosico è un antiossidante ed anti-infiammatorio. Gli acidi caffeico, rosmarinico, clorogenico ed il ferulico stimolano la cistifellea. Contiene anche flavonoidi quali luteolina, salvigenina, genkwanina, cirsimaritina ed ispidulina, che hanno azione antiossidante ed estrogenica. Per tutte queste sostanze e qualità la salvia ha varie proprietà farmacologiche che sono state sfruttate nei secoli, quali: amaro-tonica, antisettica, digestiva, diuretica, balsamica, emmenagoga (inducente il flusso mestruale), spasmolitica, coleretica (cioè aumenta la produzione di bile), ipoglicemica, estrogenica, trofica per il surrene. Le nostre nonne consigliavano una semplice tisana a base di limone e salvia in caso di mal di stomaco. E’ una pianta prettamente femminile poiché ricca di fitoestrogeni, molto utili alle donne in generale ma soprattutto a quelle che si avvicinano alla menopausa. E’ bene quindi usarla per cucinare, bere l’infuso (ne bastano una, due foglie) e usarla anche sottoforma di olio essenziale (poche gocce nell’acqua del bagno, nel bruciatore di essenze o unite all’olio di massaggio).
Ed inoltre.. ha una funzione disinfettante ed antisettica: le sue foglie possono essere usate come sbiancante dei denti (basta strofinarla), rinfrescare la bocca e lenire le infiammazioni delle gengive e del cavo orale.
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