La famiglia, in senso stretto o in senso lato, rappresenta un ecosistema che ha un ruolo nella società, nel territorio e nella cultura in cui è inserita. Un esempio pratico e alla portata di chiunque legga questo articolo è la produzione e la gestione dei rifiuti domestici. Una famiglia, quindi, può avere “impatto zero” sui rifiuti della sua città, ma anche sulle scelte da fare quando si fa la spesa (per gli alimenti o gli oggetti di uso quotidiano). Chiaramente resta una utopia se è la città a non avere un sistema di gestione dei rifiuti adatta a questo obiettivo.
Tuttavia se volessimo iniziare ad assumere dei comportamenti di facile applicazione per tutti i componenti della famiglia, potremmo tenere a mente questi consigli senza presunzione di completezza.
Ed ecco qui un piccolo vademecum.
Cibi freschi e riduzione imballaggi > preferire cibi freschi, di provenienza tracciata, con ridotto uso di imballaggio. Evitate, se è possibile, quelli congelati o confezionati in scatole di plastica. Ciò sia per preferire cibi di stagione e locali, sia per motivi ecologici.
Il vetro, preferito alla plastica > preferire alimenti confezionati in barattoli di vetro (latte, marmellate, miele) in modo da poter riutilizzarli quasi all’infinito: per conserve e marmellate, conservare gli avanzi e portare il pranzo in ufficio.
Igiene in casa e personale > preferire prodotti naturali e biodegradabili, meglio se privi di imballaggi.
Stoviglie > ridurre, o meglio evitare, l’utilizzo di posate e piatti di plastica “usa e getta”, preferendo, nei casi in cui è necessario usarle, quelle compostabili o comunque biodegradabili.
Shopper di stoffa per fare la spesa > tenere a portata di mano, in borsa e in auto, una sporta di stoffa per mettere la spesa, in modo da evitare il costo di acquisto delle buste di plastica e il loro impatto ambientale.
Per conoscere le regole di raccolta indifferenziata della tua città, consulta il sito del tuo Comune!
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A cura di Lucrezia Balducci
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