Organizzare la dispensa

Mettere in ordine. Una sfida, per qualcuno, un piacere o un bisogno, per altri. Certamente io appartengo alla prima categoria! Non potendo restare ferma a guardare il moltiplicarsi del disordine – in primis abiti puliti ma non ancora stirati o da sistemare nell’armadio – non ho resistito alla tentazione di leggere il libro “96 lezioni di felicità” di Marie Kondo. Questo libro fornisce consigli pratici sull’arte del riordino (anche in senso ampio, toccando il tema del mettere ordine nella propria vita) e non poteva mancare anche la cucina.

Ecco perché ora condivido sul blog di Idee con Gusto le pillole di saggezza sulla gestione, in particolare, della dispensa. Leggere il libro è indispensabile per cogliere l’essenza di questi consigli, ma ora mi limiterò a citare alcuni suggerimenti che possono darvi subito una mano nell’organizzare gli spazi e razionalizzare la collocazione dei cibi/accessori da cucina. Non posso fare a meno, inoltre, di personalizzare le regole e invito anche voi a farlo, senza, però, stravolgere la filosofia del riordino.

Questa filosofia in generale si basa essenzialmente su due principi fondamentali:

> raggruppare gli oggetti per categoria

> tenere solo ciò che serve e che ci rende felici, scartando ciò che è futile. Ciò vale per tutti gli oggetti della casa. 

Detto ciò, ecco alcuni consigli a cui ispirarsi:

1. La regola numero uno è svuotare la dispensa e riporre tutto sul tavolo. È fondamentale avere una idea precisa dei volumi di cibo/accessori da gestire e anche del reale spazio a disposizione.

2. Nel caso dei cibi verificate la scadenza e, in linea con i principi questa volta di Idee con Gusto, valutate se regalarli ad associazioni di volontariato o ad amici in base alla prossimità della scadenza se credete di non poterli cucinare. In alternativa, ovviamente, inventate delle belle ricette per usare subito il cibo in scadenza.

3. Ora guardate ciò che resta sul tavolo e disponete il cibo/accessori in gruppi per categoria. Nel caso del cibo le categorie possono essere:

– condimenti secchi (sale/pepe/spezie)

– condimenti liquidi (olio/aceto/passata di pomodoro)

– pasta e riso

– cibi secchi (cracker/gallette/taralli/legumi)

– cibi in scatola (legumi precotti/tonno)

– bevande da non tenere in frigo (succhi di frutta) o preparazioni come bustine di thè/tisane

Per gli accessori la logica è la stessa: piatti, bicchieri e tazze, pentole, posate, piccoli accessori, piccoli elettrodomestici, possono essere le categorie.

4. Negli scaffali tutto dovrà essere visibile il più possibile e facilmente utilizzabile. Si potrebbero usare delle strutture che creano degli scaffali interni allo scomparto per ottenere più livelli.

5. Disporre il tutto negli scomparti in base alla posizione ed utilizzo: ciò che si usa quotidianamente dovrà essere a “portata di mano”.

Naturalmente sentitevi liberi di creare nuove categorie. L’importante è abituarsi a rincollare gli oggetti nel luogo a loro assegnato ed evitare lo spreco derivante dai prodotti scaduti per carenza di controllo delle scorte.

Mi sembra tutto… Buon riordino!

A cura di Lucrezia Balducci, Idee con Gusto

 

 

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